Isola di Capraia: lontano dalle solite mete turistiche

L'isola di Capraia è probabilmente una delle più selvagge e incontaminate dell'Arcipelago Toscano e certamente è l'unica di origine vulcanica: si trova nel cuore del Mar Ligure e appartiene alla provincia di Livorno. L'isola è molto lontana dalle coste toscane, trovandosi paradossalmente più vicina alla Corsica e, proprio per questo, appare più remota, brulla e selvaggia, dove l'atmosfera è autentica e i ritmi seguono quelli lenti della natura.

L'isola si raggiunge in traghetto da Livorno e per conoscere eventuali offerte e acquistare online i biglietti, basta consultare il sito www.traghetticapraia.com.

Alla scoperta della costa di Capraia

L'isola di Capraia è considerata un vero e proprio paradiso della biodiversità: il suo territorio assai verdeggiante abbonda infatti di macchia mediterranea, di orchidee selvatiche, bocca di leone di Capraia e fiordaliso di Capraia. Ricche sono poi l'avifauna e la fauna marina, dalle stenelle alle balenottere fino alle rare foche monache che, con un po' di fortuna, si possono ammirare nel corso di fantastiche escursioni subacquee.

Nonostante le coste dell'isola di Capraia siano prevalentemente rocciose e alte, non è raro trovare qualche piccolo arenile ghiaioso raggiungibile via mare, come ad esempio Cala San Francesco, che regala un bel colpo d'occhio con il mare azzurro e le rocce laviche nere. Molto più scenografica è però Cala Rossa, ossia un'altissima parete rocciosa rossastra che rappresenta l'antico vulcano la cui eruzione ha dato vita all'isola stessa più di 4000 anni fa.

In barca si può raggiungere anche Cala della Mortola dove, a seconda dei venti e delle maree, può comparire una minuscola spiaggetta di candida sabbia e ciottoli. Percorrendo invece il Sentiero del Reganico, ecco che si sbuca in Cala dello Zurletto, paradiso per lo snorkeling come Cala il Bagno, sita ai piedi del Castello di San Giorgio. Questa fortezza risale al periodo tra l'XI e il XIII secolo, anche se furono i genovesi ad ampliarla: sull'ingresso infatti è presente una lapide con tanto di raffigurazione di San Giorgio con il drago.

Il borgo di Capraia

Il borgo di Capraia è invero piccolo ma, tra le casupole colorate dei pescatori, le barche ormeggiate nel porticciolo e i vicoli stretti decorati qua e là da fiori e fichi d'India, è un gioiellino perso nel tempo tutto da vivere. Qui sorge una delle quattro torri di avvistamento di Capraia, ossia la Torre del Porto con vista sul Canale della Corsica: le altre sono la Torre dello Zenabito, la Torre del Bagno legata al Castello di San Giorgio e la Torre della Reginache guarda il Canale di Gorgona.

Da visitare la settecentesca Chiesa di San Nicola, dentro la quale sono conservati preziosi manufatti in madreperla prodotti direttamente in Terra Santa, e la Chiesa di Sant'Antonio, voluta assieme all'adiacente convento nella metà del '600 dai genovesi. Questo edifico nel 1873 divenne una delle tante sedi distaccate della vecchia Colonia Penale Agricola istituita a Capraia: sono qui visibili ancora oggi le celle, la lavanderia e i dormitori delle guardie.

Molto bella è poi la Chiesa dell'Assunta, risalente all'XI secolo seppure sia stata restaurata nel XVIII secolo: sul sagrato dell'edifico è stato in passato rinvenuta la Tomba del Guerriero, appartenuta probabilmente a un guerriero franco che ha combattuto per Avito e morto poi nel corso della Battaglia della Corsica del 456 d.C.. Dalla chiesa parte un sentiero che porta direttamente allo Stagnone di Capraia, dove in primavera sboccia il ranuncolo di Baudot e, poco oltre, al Monte Penna.

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